martedì 25 ottobre 2011

#49 - male da morire

7 Settembre 2011, telefonata un po strana. Con tono seccato e sbrigativo...pronto? si si sono io non sto molto bene, mi passerà.
Quindi che mi vuoi dire esattamente? Cavoli! Vabbè chiudiamo qui la conversazione altrimenti ti riempio di improperi!
Penso: ma vai a quel paese!
E chiudiamo la conversazione.

Io ancora non lo so ma questa per lui era una maniera opportuna per lasciarsi.
Passano i giorni e non si fa sentire, io mi sento malissimo e il venerdi sera lo chiamo due volte ma non risponde al telefono. Il sabato mattina esco presto e vado a casa sua. Devo risolvere la faccenda, non posso più aspettare.
Salgo le scale approfittando dell’apertura del portone, suono varie volte direttamente alla porta.
Apre...e ommioddio...indovinate com’è conciato? La famosa maglietta rosa maiale col teschio! Tutto spettinato, con le cispe negli occhi e l’aria da clochard.
Cazzarola, e io lo amo questo qui!! Ma vi pare possibile!!
Esordisce con “E tu cosa ci fai qui?”
Come cosa ci faccio qui...non ci vediamo da domenica e non ci sentiamo da giorni! Lo sai che questo atteggiamento mi ferisce a morte e mi fa stare molto male! Ma che succede?
Come che succede, ci siamo lasciati!
Eh?? E quando?
L'altro giorno al telefono!
Panico. Mi siedo perchè non sento più le gambe.
Non riesco ad emettere che un flebile suono.
Ma come, tu accetti che ci lasciamo al telefono senza colpo ferire, non mi chiedi nemmeno spiegazioni!

Basta, per me è finita, non ce la faccio piu a fingere! E’ bene che chiudiamo la questione perchè io non voglio piu continuare.

Fingere?? Fingere cosa?
Panico.
Ti comporti in un modo e poi mi dici cose che non collimano, non riesco a crederti!

Il tono si fa sempre piu sprezzante...
Mi devi credere, io non sono innamorato, sarà crudele ma è cosi. Ci ho provato ma proprio non mi riesce di amarti, non è come vorrei o come credevo dovesse essere!

Panico.
Chiudo gli occhi, No non sono qui, non è possibile!
Come hai fatto a fingere! Come ti sei permesso a prendermi in giro un altra volta, sapendo cosa provo per te!
Eppure ero stata chiara tutte le volte e tutte le volte ti ho offerto la possibilità di uscirne a testa alta e invece hai optato per spezzarmi il cuore un altra volta! Non ci posso credere che mi stai facendo questo un altra volta. E ora è ben peggio di luglio perche avevi promesso!

Ebbene si, io le promesse non le mantengo!!

Oddio, panico.
Ho uno squilibrato di fronte e non mi escono le parole di bocca!!
Il mio sguardo è incredulo, il mio cuore non riesce ad accettare le sue parole, ma mi rendo conto che ho davanti un muro impenetrabile. Devo andare via.
Va bene, dammi le mie cose che vado via.
Lui prende i miei libri e vado via sbattendo la porta senza salutare.

Ha preso una decisione per noi due senza consultarmi, senza chiedermi se ero d’accordo. Non lo ero ovviamente, ma almeno avrei partecipato anzichè subire in pieno questo strazio.
Vado via con un peso sul cuore, lo sterno mi fa male. Mi tremano le gambe. Non riesco a piangere per giorni.


Sono caduta dal 4°piano, sono volata giù leggera e atterrata di schianto, ho sentito i polmoni farsi piccoli contro la cassa toracica, il sangue riempire la bocca, le braccia e le gambe non erano più le mie. Ti sei liberato di me con un solo gesto, aprendo la finestra. E ti sei rimesso al pc, per controllare i tassi della banca centrale. La radio trasmetteva un concerto di musica classica e già pensavi al pranzo. Sistemavi gli occhiali sul naso e chiusa la finestra tiravi giù la tenda solare.
E qualcuno dice: non temere, domani è tutto passato


(immagine courtesy of Franco Matticchio)

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