domenica 9 ottobre 2011

#24 -visita al rifugio

Primo impatto con il suo rifugio, ha un buon odore, è luminoso. Molti libri, economia, politica, saggi, racconti. Musica classica prevalentemente.
Delle fantastiche effigia animali campeggiano trionfali nelle mattonelle del bagno, per non parlare della banana anatomica circondata da due mele sul muro della cucina, ribattezzata minchietta, tutti regali del precedente proprietario. Mai più senza!
Non pensare siano opera mia eh?! Mi dice preoccupatissimo.
Ma che vuoi che me ne freghi a me se le mattonelle del bagno sono da cambiare!

Sembra proprio la casa di uno che ha il caos oltre la siepe. Ingresso ordinato, zona notte entropia pura. Alla fine è proprio come sei tu, la maschera iniziale nasconde il buco nero.
Ti piace casa mia?
Se piace a te, a me va bene qualsiasi cosa.
Non amava starci in questa casa, la sua ex lo tormentava coi lavori da fare. Ora invece sta impararando a star bene.
So già che in questa casa non c’è posto per una donna, niente è fatto per due. Poi col tempo me ne rendo sempre più conto.
Intanto però continua la terapia ‘risvegli’: preparo manicaretti, sono sempre molto gentile mi viene naturale del resto, mai preteso niente, mai avanzato richieste. Ho sempre rispettato i suoi tempi.
Sono felice di partecipare alla sua resurrezione. La mattina quando si sveglia mi sorride felice. La giornata inizia col cuore sereno.
Ah che impresa vana!
Il risveglio in realtà dovevo operarlo su di me.

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