martedì 11 ottobre 2011

#30 - demolizioni

Rientriamo in città, tutto torna nella normalità, la solita routine.
Sbaglio ma non c’è più l’ombra dell’uomo che mi ha accompagnata nel viaggio?
Sei ricaduto nei medesimi meccanismi, le cose ti travolgono e tu non fai niente per evitarlo.
Sono bastate due settimane che tutto il buono raccolto fin’ora si sta dissolvendo.
È iniziata la tua opera di demolizione, solo ora me ne rendo conto.
Tutto troppo bello per essere vero, è meglio demolirlo e finirlo finchè si è in tempo.


Febbraio 2011, prima avvisaglia. Si isola proprio nei giorni del suo compleanno, e non intende farsi vivo. Viene a cena sotto casa mia e non azzarda nemmeno una telefonata. Ci rimango malissimo.
Cavoli, ti comporti come se io non esistessi, come se non te ne importasse niente!
Faccio forza su me stessa, medito un giorno per conto mio, decido che gli parlerò.
Non voglio litigare e col cuore in mano gli dico serenamente che se ci sono problemi è meglio lasciar perdere, mi dispiacerà moltissimo ma non continuiamo se non è convinto.
Io vorrei una relazione dove mi sento bene e non perennemente in pericolo.
No, ma scherzi? Era solo un brutto periodo, il rientro dal viaggio è stato traumatico, ma prometto che non ci saranno altri episodi come questo. Mi voglio impegnare affinche le cose funzionino. Ti voglio bene e voglio stare con te non voglio che ci lasciamo.
Sei sicuro?
Sono sicuro!
Evvai a dargli un altra possibilità.
Vabbè, ti credo perche ti amo.
Forse avrei dovuto dargli una bella mazzata sui denti...
La verità è che è perennemente in bilico con se stesso, voglio non voglio è il motto di vita. Però ammette che io sono un balsamo, la sua autostima è decisamente migliorata e sente che è amato incondizionatamente. Tutto questo non basterà.

1 commento:

  1. Come sempre...Nei tuoi racconti ci abitui a situazioni che seguono in maniera fluida nella mente,e mentre le parole ti addolciscono ...Proprio in quel momento il TUO IO entra in maniera irrompente;come una pentola piena di zuppa di fagioli,che ti cade davanti alla testa,mentre stai regalando una rosa.....Bello Leila,l'imprevedibile...è un'altro elemento della vita.Grazie Leila

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