lunedì 10 ottobre 2011

#26 -viva il natale!

Arriviamo a dicembre 2010, è domenica. Dopo pranzo facciamo due passi. Lui è taciturno. Al rientro, per strada incontriamo una signora. È la madre. Convenevoli molto distaccati. Parla di una sorella che non sta bene, e che è in ospedale.
Ci sono rimasta malissimo perche lei ha dato la mano al figlio invece di abbracciarlo e pure con me è stata fredda, oddio non mi conosce...non diamo giudizi affrettati. La stretta di mano però era poco convinta, proprio per rimarcare la distanza. La prima impressione è stata negativa. Comincio a spiegarmi tante cose.


Sempre Dicembre, è il giorno di natale.
Per la prima volta nella mia vita sono lontana da casa il giorno di natale. Lui è ovviamente a pranzo dai suoi, io mi organizzo da sola per conto mio. Arriva dopo pranzo, le riunioni familiari ho notato che lo turbano, infatti è taciturno e pensieroso.
Nemmeno io ho avuto dei natali fantastici, i miei bei ricordi si fermano a quando i miei nonni materni erano ancora vivi e si passava il natale da loro in campagna, davanti alla stufa a legna nella casa ultracentenaria. Nonna preparava i ravioli di ricotta e si arrostiva l’agnello o il maiale. La sensazione di essere a casa e d’essere circondata da persone che ti vogliono bene, anche se non te lo hanno mai detto.
L’odore della legna da ardere ti penetrava nelle ossa, e i papassini e le formagelle di nonna erano il premio per essere stati buoni. Si giocava a carte davanti al fuoco, nonno andava a letto presto e noi tornavamo a casa che sembrava molto più fredda del rudere campagnolo nonostante avesse il riscaldamento. La mattina seguente la brina aveva congelato tutta l’erba e i gatti venivano in massa per prendere gli avanzi.
I natali a casa mia invece erano sempre un po’ pulp. Mio papà è stato puntualmente abbastanza creativo nel rendere le feste tutte ‘indimenticabili’. Per questo lo ringrazio, tutto sommato ho qualcosa da raccontare ai nipoti, almeno i figli dei miei fratelli.
Sono oramai 15 anni che la famiglia non si riunisce tutta insieme per le feste, due fratelli all'estero e i miei che si sono nel frattempo , e per fortuna, separati.
Per cui per me il natale è diventato un giorno come un altro, con lo stress che devo prendere un aereo per vedere mia madre e in più devi per forza essere felice e per forza stare in compagnia. Quindi per contrappasso preferisco stare in solitudine e non vedere i parenti.
Accendo la webcam per salutare i nipotini e rosicare perchè loro stanno al caldo mentre qui in padania si crepa per il freddo umido.
Devo aver commesso qualcosa di grave nell'altra vita, perchè in questa non c'è nulla che vada per il verso giusto, sigh.

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