mercoledì 12 ottobre 2011
#33 -cambiamenti
La sua camera da letto è ancora incompleta ma decide che è più urgente montare la tenda solare. Sta arrivando il caldo.
Ho pensato: è un uomo, gli uomini non badano all’arredamento...piuttosto a certe comodità.
Invece poi ho capito. Non è pronto ad affrontare i cambiamenti della parte più intima di casa sua perchè è dentro di se che ha difficoltà a cambiare.
Lo stare male è una costante dentro la quale si rifugia, conosce i meccanismi e si lascia travolgere inerme, accettando di venire immerso lentamente nel guano e di non respirare fin quando il guano stesso non si ritira spontaneamente.
Il cambiamento lo pone di fronte ad un baratro che non sa di che genere sarà, invece cosi almeno sa di cosa si tratta. Passata la follia, si rientra mesti nei ranghi, fingendo una serenità che in realtà decade dietro la retina.
Lo diceva sempre infatti: non sono abituato a star bene, tantomeno a confrontarmi con una persona che mi tratti con gentilezza e comprensione. Non so come gestire queste sensazioni, i sentimenti sono distaccati dalla parte razionale che mi dovrebbe indicare chiaramente di cosa si tratti. Ho bisogno di rielaborare le cose dette per riuscire a capire cosa mi sta succendendo.
La tenda solare è montata al di fuori dello spazio intimo della casa, il cambiamento c’è ma non si vede, e non è nemmeno vitale. All’interno tutto resta immutato. Non sei ancora pronto.
La tenda è un palliattivo, un esile ombra alla quale ti aggrappi durante i mesi estivi, l’inverno però si sa...dura molto di più qua a nordest.
Scrivendo tutto questo mi son chiesta se è opportuno che io cerchi di metterti a nudo. Ho capito, lo faccio perchè cerco di trovare una via d’uscita e darmi delle spiegazioni, per lasciare che tu esca dal mio cuore.
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