giovedì 20 ottobre 2011

#44 - non c'è niente da fare

Lungo la strada di rientro a casa lo chiamo, eravamo d’accordo che ci saremmo visti per parlarci. Cosa posso dire per convincerlo? Ma poi...devo persuaderlo a far cosa?
Arriva dopo pranzo, lo abbraccio, mi è mancato da morire.
Ha una maschera di impassibilità, freddo come un marmo. Non gli sono mancata per niente a quanto pare.
Viene a prendermi per andare al mare, meglio parlarsi in un luogo neutro. Arriviamo in spiaggia ma io sono spossata a causa dell’adrenalina accumulata e cado esausta, rimango inebetita a guardare le nuvole sospinte dall’inaspettato vento padano.
La giornata non è calda, ha piovuto. Mi sento ancora su quel marciapiede, che attendo i soccorsi.
Quali sono le sue intenzioni?
Per convincermi a lasciarlo andare deve darmi delle motivazioni valide, perchè le cose dette non le trovo ragionevoli. Come faccio a rinunciare a l’uomo che amo?
Come si può aprire la finestra per lasciare che la felicità voli via per la paura di vivere?
Insieme saremmo invincibili, tu ed io. Siamo complementari, siamo predestinati.

Oddio...si, è la mia follia che si presenta alla porta. Altro che finestra, qui bisogna aprire il cranio per sfollare l’accumulo di demenza pre-senile.
La presunzione che l’amore può tutto. Sono folle, si ma solo quando amo fino a sentirlo nelle ossa. E tu non so come, mi sei entrato in tutti i meandri, sei radicato nel profondo, sei come le palme del deserto. Resisti a tutte le tempeste di sabbia, alla mancanza d'acqua.

Mi guarda, ha gli occhi tristi. La tua vita è peggiorata da quando stiamo insieme.
Non c’è niente da fare, meglio tagliare.

Come fai a dire che non mi vuoi bene quando mi tieni stretta tutta la notte, ti svegli e mi sorridi, fai l’amore con me, mi prepari la colazione e mi baci con tenerezza?
No, non c’è niente da fare.

E io invece forse ho finito le parole, o magari non ho più la forza per trovare quelle giuste.
Mi riaccompagna, io testarda ripeto che non mi arrendo e che lotterò fino alla fine.
Non lo posso accettare, non ora, non così.
Sono pronta a scalare le montagne.

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