mercoledì 30 novembre 2011

amici, meno male che ci sono

Piccole considerazioni.
Amico è colui che ti tiene compagnia per la tua visita di controllo, nonostante debba tornare a lavoro.
Amico è colui che ti chiama per farti ridere quando sa che sei triste da morire.
Amico è colui che ti chiede di pranzare con lui quando magari ha solo pasta all'olio.
Amico è chi ti dice sempre quelle cose che non vorresti sentirti dire ma che ti lasciano un filo di speranza.
Amico è colui che non ti lascia solo il giorno di Natale, per quanto non te ne freghi niente della ricorrenza, e ti porta a casa sua nonostante ci sia un casino in tutti i sensi.
Amico è colui che chiami a mezzanotte per chiedergli se ti viene a prendere all'aeroporto perchè non ci sono più mezzi,e ti abbraccia sorridente appena ti vede uscire dal gate.
Amico è colui che viene a prepararti la colazione perchè sa che hai passato tutta la notte a lavorare e non hai il tempo nemmeno di farti una doccia.
Amico è chi ti porta il tuo cioccolato preferito e te lo lascia sulla scrivania ed è felice immaginando il tuo sorriso.
Amico è colui che ti mette una mano calda sulla testa e ti lascia piangere senza chiederti niente, ma alla prima occasione ti leverà i rospi dalla testa.
Amico è chi ti fa compagnia per il tuo non-anniversario, sorbendosi massicce dosi di lacrime e sorridendo nonostante tutto.

Che vita di merda senza amici.

semi e radici


Quando ci innamoriamo di qualcuno vuol dire che un seme dentro di noi è stato piantato. E non è arrivato un alieno da marte e ci ha instillato uno sconosciuto virus dell'amore.
Questa persona una volta piantato il seme ha innaffiato il terreno, lo ha concimato e tenuto al caldo durante l'inverno.
Quando poi il seme comincia a germogliare c'è chi continua a prendersene cura aspettando che l'esile piantina rafforzi le radici e produca i suoi frutti.
Capita però che, nonostante questo fervore botanico, quel contadino decida che l'onere è diventato troppo pesante. La pianta è ignara, per lei va tutto bene, del resto è curata amorevolmente.
Il contadino stufo del compito alle volte smette di nutrire la pianta, lasciandola morire di sete, altre volte recide completamente il fusto gettandone i resti per farne humus.
Nel primo caso è possibile, come i gerani, che la pianta nonostante l'obbligata aridità riprenda a vivere appena un pò di acqua tocca la terra, oppure si secchi definitivamente lasciando il vaso libero per successive semine.
Nel caso in cui il contadino recida il fusto, diciamo pure per far prima, succede che dentro di te le radici siano ancora ben piantate e ramificate, attorno e in profondità nel tuo cuore, e continuino a vivere, stringendolo in una morsa sempre più soffocante perchè si rifiutano di morire.
Allora ogni espediente è buono per far si che queste radici non solo perdano la loro forza ma che smettano sopratutto di toglierti la linfa vitale.
Puoi per es iniettare del diserbante e attendere che si secchino del tutto, ma alle volte il processo è troppo lento. E si sa...non esiste il diserbante perfetto, inevitabilmente si rovina anche la terra intorno. Oppure puoi iniziare a tagliare un pezzo alla volta, scavando con le mani per verificare che niente di vivo sia rimasto nascosto nei meandri del cuore.
In questo caso parte del cuore sanguinerà inevitabilmente, ma forse guarirà prima.

martedì 29 novembre 2011

Amarcord

Se non fossi dovuta partire a quest'ora saremmo stati sposati con figli.
Si, vero.
E poi oltre ad andare d'accordo si faceva del gran bel sesso, o no?
Si, verissimo, superbo.
Non vale la pena rivangare ora cose passate, ma tutto ciò ha un sapore amaro.
Nonostante tutto ho sentito molto la tua mancanza, specie non sentire la tua voce
Beh quando vuoi bene a qualcuno, difficilmente te lo dimentichi. E io per dimenticarti ho usato qualsiasi espediente, a parte farmi di droghe :).
Ho messo tutte le tue mail e le chat in una cartella e poi le ho buttate via.
Hai fatto bene, del resto era tutto molto doloroso.
Io invece riguardo le foto con tenerezza, nonostante tutto. Ti ricordi la nostra vacanza al mare?
Basta, finiamola con questo momento amarcord perchè mi fa un certo effetto.
A me ricorda solo una cosa, la mancanza di coraggio.

lunedì 28 novembre 2011

tecniche di cucco estremo #2


Mi sveglio una mattina con un fortissimo mal di denti. Una roba da far uscire di testa dal dolore. Mi trascino al pronto soccorso odontoiatrico.
Il dentista di guardia mi visita subito, ho l'aspetto della piccola fiammiferaia dopo essere stata investita da un camion. Un dolore atroce.
Arriva anche l'assistente, giovane specializzando. Un bel tizio con la testa rasata e il sorriso smagliante.
Toh ma guarda! Almeno mi rifaccio gli occhi e soffro di meno :).
Mi dà l'antibiotico versione da cavallo e torno in clinica dopo 3giorni. Nel frattempo impreco in turco antico per il dolore.
Il medico di guardia decide di affidarmi al suo assistente, il quale pare assai preparato.
Nel mentre che sono distesa a bocca spalancata, sotto anestesia, con lui che armeggia con trapani vari per rimuovere la vecchia otturazione mi fa:
Carissima...che ne dici se dopo questa esperienza uscissimo insieme uno di questi giorni?
Penso: Ah be..ora che ho la lingua mezza morta e sbavo dappertutto...mi trovo proprio nella posizione ottimale per risponderti! E sopratutto...così come sono...posso dirti di no??

Gli uomini avvolte azzeccano i tempi. Avvolte.

ps: l'otturazione è ancora perfetta.

domenica 27 novembre 2011

tecniche di cucco estremo #1

Tempo fa sono stata la pronto soccorso per via di un certo malessere che volevo monitorare. Alla fine non era niente di serio, ma dato che mi tremava la vista da un paio di giorni decisi di farmi vedere.
Una volta eseguito il triage mi fanno accomodare in area verde e l'infermiera mi attacca ad una flebo. A quanto pare è solo una mancanza di sali minerali.
Sto seduta in un angolo che attendo la fine della flebo, mi si avvicina un signore sulla 60ina vestito elegantissimo. Cappotto blu e foulard...roba d'altri tempi...
Il signore evidentemente ha voglia di fare due chiacchere e si parla del piu e del meno. Mi dice che è li perchè il figlio non sta bene, e attacca una filippica pazzesca di come il figlio non fosse quello che aveva desiderato. Un po fannullone secondo lui. Vabbè...non commento la notizia e visto che non mi posso muovere sono costretta ad ascoltare.
Mi chiede di me e pare interessato. Cosa faccio, se vivo qui in zona etc etc.
Io cerco di essere evasiva sulle mie info personali e la butto su altri argomenti.
Poi la domanda fatidica: ma signorina quanti hanni ha?
All'epoca 36.
Lui mi guarda, sorride e mi fa: ah...signorina...proprio l'età giusta!
Io lo guardo basita: giusta per cosa mi scusi?
Lui: per una relazione con me ovviamente!!
Ommioddioooo!! Quanto cavolo manca alla fine della flebo???

gentiluomini

Alle 4 del mattino l'aria è decisamente fresca, almeno da queste parti. Un discreto velo di umidità ricopre tutte le cose, e se sei stata dal parrucchiere la sera precedente...beh...scordati che la piega tenga per 24 ore. Direte voi...che te ne frega alle 4 del mattino se la piega rimane apposto...vabbè stamane per esempio mi sarei svegliata ancora in ordine, invece sembro un pechinese:
A onor del vero devo ammettere che gli assaggini nell'ordine di vari cannonau, schioppettino, carignano del sulcis, grappa serba, amaro unicum e laphroaig hanno lasciato anche loro un segno sul mio stato mattutino.
E devo anche ringraziare il gentiluomo che si è sacrificato per accompagnarmi a casa, a piedi, tenendomi abbracciata per tutto il tragitto. Forse l'ha fatto per evitare che abradessi il piumino rosicchiando tutti i muri lungo la strada visto il mio precario equilibrio. ahahaah.

sabato 26 novembre 2011

storie di baci

L'aria era frizzante da qualche tempo. Siamo seduti al tavolino di un bar del centro, e lui mi spiega che ha contribuito alla realizzazione degli arredi.
Prendiamo un chianti e chiaccheriamo dell'ultima mostra vista insieme, per entrambi forse un po' troppo virata sul lato sessuale.
In sottofondo c'è questa canzone:



Mi guarda intensamente e accosta il viso annusandomi il collo, io chiudo gli occhi e lascio che si occupi di me. Risale verso la guancia e inizia a girarmi tutto attorno. Non so se è l'effetto del vino ma ho le farfalle nello stomaco.
Ed ecco che mi bacia con una dolcezza incredibile, non conta più nient'altro. Ci siamo solo noi.

venerdì 25 novembre 2011

amori al tempo dei nuraghi

Quando frequentavo la scuola superiore, tra l'altro prettamente maschile (...toh ma guarda) mi presi una cotta pazzesca per N. Un fusto di 1.80 moro riccio e dotato di vello.
Che fico porca paletta. Mi è tornato alla mente perchè stanotte l'ho sognato.
All'epoca era tronco di pino pazzesco. Quando lo incontravo alla ricreazione mi tremavano le gambe.

Aveva una Uno color caffellatte, una roba che oggi farebbe inorridire perfino Tiziano Terzani, ma 22 anni fa non erano molti i compagni a possedere un auto. Io vabbè ho pure preso la patente in tarda età...figuriamoci.
Ci siamo baciati in un giorno di sciopero, era ottobre e avevo 16anni. Chiaramente ci siamo frugati dentro la sua Uno caffellatte...nella pineta vicino alla scuola.Ahaha.
Purtroppo questo moro, visto il fico che era, tociava di qua e di la, e io ero solo una delle tante. Tra l'altro abitava lontano da me per cui le corna sarebbero state assicurate.
Tant'è che quando mi chiese se volevo essere la sua ragazza risposi di no, nonostante fossi perdutamente innamorata. Cosa di cui mi sono pentita negli anni a seguire.
Per anni l'ho sognato, e per anni andavo al mare nella sua città sperando di incontrarlo. Ma niente da fare...non so nemmeno che fine abbia fatto.
Ebbene N. ha determinato da quel momento il mio standard in fatto di uomini, chiunque sia venuto dopo è sempre stato confrontato con lui, fisicamente intendo.
Assai bizzarra la cosa, del resto d'acqua sotto i ponti n'è passata parecchia.
All'epoca io portavo i capelli tipo agnello, andava di moda la permanente coi ricci, e non ero quel che si dice una gnocca. Diciamo che ero piuttosto una specie di brutto anatroccolo. I miei compagni di scuola difatti andavano pazzi per le ragazze del liceo affianco, decisamente molto più femminili di me.
Nel frattempo mi sono evoluta. Per fortuna.
Un giorno, passati diversi anni, io e mia sorella, facevamo la spesa in un grosso centro commerciale e ad un certo punto annunciano qualcosa dal punto informazioni: 'Il sig. N. è desiderato alla cassa centrale grazie!'
Coooosaaaaa?? Andiamo subito a vedere com'è diventato!!
Ossignore :( ...non era nemmeno l'ombra del ragazzo per cui avevo perso la testa.
Io ero diventata un fiore...lui invece un bove :(. sigh.
Resta comunque un ricordo troppo tenero.
Stanotte l'ho visto mentre usciva da scuola, col suo giubbottino nero e gli occhiali da sole vintage. E quel mezzo sorrisetto da canaglia. ^___^

freni inibitori

Mi son sempre chiesta cosa succederebbe se mi venissero a mancare i freni inibitori. E non sto parlando solo di quelli sessuali. Pensavo al fatto che se mi trovassi di fronte certe persone potrei dimenticare la mia gentilezza e finalmente riempirli di improperi. Per convenzione sociale si tende ad essere persone educate e carine, ma togliendoci quell'ipocrisia, tutto sommato utile per la pace sociale, sarebbe tutto piu pulp...omicidi per la strada, gente che va in giro armata per spaccare la faccia a chiunque, ex fidanzate che incendiano l'auto dello stronzo di turno...
Un paio di cose io le farei, se non fossi così dannatamente brava ragazza: per esempio riempirei di formiche rosse l'appartamento di una certa persona, oppure prenderei per i capelli la tizia che mi rompe le balle tutto il giorno coi tacchi e la farei volare fuori dalla finestra, direi a quel cretino che sarebbe ora di ammettere che è gay e che vivrebbe piu felice evitando di mentire a se stesso, a quel fico moro col culo sodo che incontro tutti i giorni lo trascinerei in un antro buio per fargli la festa, alla gatta morta presuntuosa le caverei gli occhi volentieri, al collega con le camicie 'vintage' direi che è ora di mettere via il guardaroba acquistato per i mondiali dell'82.
Ecco...tutte cosucce così :)

sensazioni

Questa immagine l'ho scovata qui.
E' piu o meno come mi sento ultimamente. Un frattale.

giovedì 24 novembre 2011

Arrendersi

Arrendersi senza provarci veramente è peggio che morire. E' morire ogni giorno. Tutti i giorni.
Arrendersi prima di aver tentato tutto il possibile, aver scalato la parete ed essere rimasti al penultimo spit...beh è peggio della peggiore infamia.
E' regalare la propria vita al primo che passa. E' arrivare all'oasi nel deserto e davanti alla fontana morire di sete. E' lasciare che il destino ci volti le spalle.

Tanto vale non provarci neppure.

mercoledì 23 novembre 2011

quello che ci ha rovinate

Ebbene si, questo genere di cose ci hanno rovinate care amiche.
Ufficiale e gentiluomo, rude ma romantico, inguaribile stronzo ma amante appassionato.
Gli uomini cosi esistono solo in letteratura.
L'amore poi è solo per i più coraggiosi.
E si vive con le finestre dell'anima chiuse ermeticamente, non si sa mai che l'aria fresca possa dare finalmente respiro.

Love lift us up where we belong
Where the eagles cry on a mountain high
Love lift us up where we belong
Far from the world we know, up where the clear winds blow


inutili rancori


Passiamo la vita a pensare a quanto questo o quello ci ha privato di qualcosa. Il rancore che sembra ci tenga vivi in realtà ci ammazza un pochino giorno per giorno.
Questo errore l'ho fatto pure io. Spesso. Per esempio quando ripensavo al compagno, col quale ho condiviso 11 anni della mia vita, gli imputavo il fatto che mi aveva tolto anni fondamentali, portandogli un rancore profondo che mi teneva costantemente inquieta sia nei suoi confronti che in quelli della vita stessa.
Il tempo perso mi sembrava una enormità. Si, lo è alla fine, ma non è questo il punto.
Un giorno ho cominciato a pensare che in realtà mi ha trasmesso anche cose molto belle, per es: la passione per il cinema, la letteratura, la musica. Prima di lui avevo altri interessi, pochi a dire il vero.
E si, ammetto che, a parte i primi anni, dopo erano più le rotture di maroni che le belle giornate ma pensare a questo non mi aiuta. Anzi.
Tutte le cose che ho acquistato non le ho perse dopo la rottura. Sono cose che tutt'ora mi riempiono la vita.
Portargli rancore non ha più senso, sebbene mi abbia mentito, abbia finto una vita non sua e abbia fatto terra bruciata attorno a noi.
La stessa cosa vale per una persona della famiglia, che, nonostante il legame parentale, non è quasi mai stata presente. E se lo è stata, lo ha fatto in modo distruttivo. Pochi attimi d'affetto superata l'infanzia. Rimane però quell'affetto che mi ha trasmesso fino a quel momento. Del resto non dev'essere stato cosi tragico se sono come sono ora. Forse senza nemmeno quei pochi gesti ora sarei una serial killer o una pericolosa sociopatica.
Invece eccomi qui, tutto sommato niente male.

martedì 22 novembre 2011

le belle persone fanno sempre bene


Oggi dopo più di un anno ho risentito un mio vecchio amico. Quello che apprezzo più di tutto è che nonostante sia passato del tempo lui è sempre una delle persone più affettuose che io conosca. Ti parla col cuore, e la distanza geografica non è un ostacolo per dimostrarmi che posso contare su di lui. Ovviamente la cosa è reciproca. Saperlo è una cosa, ma sentirselo dire fa sempre un certo effetto.
Passa il tempo...ma se uno è una bella persona, rimane tale. Non c'è niente da fare.
E' ancora quel diamante grezzo che conobbi due anni fa e il potenziale di crescita è notevole.
E se un uomo riesce a trasmetterti calore solo chiamandoti al tel...beh...potete immaginare di persona. Ben vengano le persone così.
Per fortuna ho amici incredibili.

ps: a proposito, chissà quanti lupi ha adesso :)

e ora non iniziamo a pretendere!!

Giusto per dare più credito alla mia capacità di trovare psicopatici o simili su tutto il territorio nazionale ecco che, grazie alla mia passione per l'arrampicata, qualche anno fa conobbi un gentiluomo veronese.
Bel tipo, troppo magro forse, bancario, leggermente vanesio.
La sua foto preferita lo ritraeva in posizione accogliente a bordo di una piscina. Peccato che di accogliente avesse solo la foto.
Fissato con l'alimentazione e la forma fisica, aveva un non so che di psyco. Maniaco del controllo, perfino le posate a tavola dovevano avere una certa disposizione. E quando arrampicava pareva un mezzo robot :D.
Comunque il tutto ha valso qualche gita a Verona e dintorni, nonchè delle belle arrampicate a Marciaga. Posto favoloso. Una volta in cima si gode di uno spettacolo meraviglioso sul lago.

Ci frequentavamo da un mesetto senza troppo clamore: cene fuori in localini storici, visitine alle beauty farm, belle arrampicate.
Dopo una giornata passata insieme a passeggiare per Verona, dove mi fece da esperto cicerone, mi riaccompagna a casa. Siamo seduti in macchina che chiaccheriamo amabilmente. Al che, presa da un attimo di romanticheria ho osato proferire: bene, io vado. ci sentiamo domani?
Lui mi guarda basito e risponde gelido: eh no eh...ora non iniziamo a pretendere!

ah si? bene bene, fai una cosa...cancella il mio numero. Saluti! E scendo dall'auto.

lunedì 21 novembre 2011

un tipo difficile


Si, lui è quello che noi donne definiremmo un tipo difficile. Grandi occhi chiari e riccioli. E io adoro i capelli ricci.
Quando lo incontri per la prima volta rimane molto sulle sue, quasi non ti degna di uno sguardo. Ti siede vicino, beve il suo drink e difficilmente ti rivolge la parola. Scopri solo dopo che in realtà ti sta studiando, mentre ti osserva da lontano.
Il nostro secondo incontro, avvenuto dopo mesi dal primo, è andato meglio, avendo valutato che sono tutto sommato 'innoqua' mi ha concesso un dialogo sulla scelta di certi colori delle copertine dei libri.
Al momento del commiato ha però continuato ad occuparsi delle sue cose, mostrando un certo distacco. Mi ha salutata senza troppo interesse.
La terza volta è stato incredibile perchè ha ritenuto opportuno rivolgermi lui la parola per primo, condividendo sia argomenti per lui interessanti che parte della sua cena.
A distanza di un paio di mesi ci siamo reincontrati, oltre ad essere felice di rivedermi mi ha concesso una bella chiaccherata su certi personaggi della tv, oltre che l'onore della sua mano calda durante una breve passeggiata al parco.
Al momento dei saluti un bacino soffiato sulla mano.
Non puoi non innamorarti di uno cosi!
Abbiamo tutti una piccola porta nel cuore, ed è incredibile e emozionante avvertire che si è aperta una breccia dalla quale ti si permette di entrare.
Bussi piano, entri e il padrone di casa ti fa accomodare, a te non resta che portare rispetto per l'intimità concessa.

domenica 20 novembre 2011

...ops un altro paio di scarpe


E ieri non ho resistito di fronte a l'ennesimo paio di scarpe.
Questa volta si tratta di un paio di anfibi neri con lacci e fibbia. Super saldo ovviamente. Eh si, ne avevo proprio bisogno. Prima di entrare nel negozio ho affermato perentoria: non necessito di un ulteriore paio di scarpe, entro solo per dare un occhiatina. Si si, come no!!! Buuuuuhhhh!!!

Le penultime sono state un paio di decollette grigio topo scamosciate da mettere con una gonna al ginocchio grigio chiaro. Ne le decollette tantomeno la gonna sono state ancora indossate.
Ho fatto il conto, ho una cinquantina di paia di scarpe, tra stivali, decollette, allacciate, running, tennis, infradito, sandali, ballo, zeppe, montagna, arrampicata e zoccoletti.
E meno male che non ho la passione per le borse abbinate.
Mi domandavo se l'ossessione per le scarpe nasconda un vero problema o se è tipico.
Non sono ancora ai livelli di Cristina Augilera solo perchè vivo in un micro-appartamento!
Mi son detta: del resto non ho figli, ne devo mantenere qualcuno, per cui se pure cedo alla tentazione...l'unico problema è che a breve debba affittare pure l'appartamento affianco come cabina armadio! Giustificarsi in modo così becero...avvolte è talmente gratificante ^__^.
Immagino già i commenti della mia amica G.

venerdì 18 novembre 2011

microcefali da compagnia


Ecco si, avendo oramai preso coscienza che tutte le relazioni che ho avuto fin'ora sono state con personaggi della stessa specie, nella fattispecie avendo:
- problemi relazionali
- problemi familiari alle spalle
- emotivamente non maturi per affrontare una relazione seria
- immediatezza nel dissolversi appena si presenta una qualsivoglia responsabilità
Ho pensato al suggerimento di un caro amico...ovvero: Cercare un microcefalo da compagnia.
Avete presente quegli uomini che si e no hanno 3 neuroni, uno dei quali nelle mutande?
Ebbene, ora il mio lanternino speciale nello scovare psicolabili verrà resettato per affinare la nuova ricerca.
Basta problematici, basta gente che non sa quello che vuole dalla vita nonostante abbia superato abbondantemente i 40, basta problemi familiari che si trascinano senza soluzione!
D'ora in poi solo maschi dotati di :
- culo sodo
- 4 neuroni di serie, non uno di più.
- vello
- melanina
- addominale parlante
Tutte queste caratteristiche sono condizioni necessarie e sufficienti, prego astenersi privi di requisiti.
Inoltre tale esempio d'uomo stia pure sul divano come il gatto quando ti fa le fusa, che stia pure a cuccia quando è ora e cosa fondamentale : che non rompa i maroni con 'ah povero me, che vita di merda che ho, mia madre non mi ha voluto bene'.

Si si, taci e ora fa il tuo dovere che non ho tempo da perdere! Muahahah

giovedì 17 novembre 2011

chiaro di luna


Andando da Cagliari verso Torre delle Stelle ad un certo punto c'è una stradina secondaria dalla quale si accede ad una piccola spiaggia. Da questo anfratto si vede tutto il Poetto e di notte le luci fanno una cornice romanticissima.


Verso le 22:30 arrivava sempre un sms 'parto adesso,a dopo' e dopo un oretta era sotto casa che mi aspettava. Correva come un pazzo per non perdere minuti preziosi. Si passava tutta la notte insieme, proprio in quella piccola spiaggia. A guardare il mare dopo l'amore, al chiaro di luna.
Affamato di baci e prodigo d'amore allo stesso tempo. Abbracci, calore, tenerezze. Profumava d'uomo e di corteccia.
Un giorno di Maggio, iniziava a far caldo, le 2 del pomeriggio, il cielo era già estivo, un sole incredibile. Suona il telefono : 'ho troppa voglia di vederti, arrivo tra poco'. Ok dico io, ti aspetto.
Passa a prendermi e andiamo in una spiaggia verso Chia. Ferma la macchina, scendiamo e lui mi stringe forte e mi bacia sui capelli. Lo annuso. Lui ride.
Ad un tratto mi fissa incredulo. Per per la prima volta, dopo mesi, ci vediamo alla luce del giorno, i suoi occhi sono lucidi. A fil di voce sussurra: 'Non potrò mai dimenticare i tuoi occhi, ora che li ho visti al sole'.

raptus scrivendi

Nell'ultimo mese ho scritto moltissimo. Dovevo assolutamente acquietare la mente. Lo stato panico era predominante e il non riuscire a dormire mi ha alimentato oltremodo tutti i pensieri.
Avete presente una pallina impazzita nella testa? Ebbene questa è stata la sensazione degli ultimi due mesi.
Fino a quando qualcuno mi ha presa da parte per dirmi: tu hai un problema.
Si si lo sapevo pure io, ma sentirmelo dire da una persona che mi conosce poco mi ha aperto un varco.
L'adrenalina è calata all'istante e ora è da qualche giorno che mi sento come un koala dopo il pranzo. Esausta.
Direte pure che il raptus scrivendi era determinato dalla rabbia nei confronti di Barbi, si vero. L'ho sbeffeggiato alla grande, raccontando gran parte della storia dal mio punto di vista. Non ho nemmeno idea se lui ha avuto il coraggio di leggere tutto. Poco importa. A me è servito per sfogarmi, e tutto sommato meglio così che fargli la posta sotto casa e mettergli fuoco al culo. No?
E poi mi ero ampiamente stufata di fare la signora, di portare questo peso con atteggiamento distaccato. Non sono distaccata per niente! Forse tra un anno lo sarò.
Qualcuno ha apprezzato i post e altri no, io poi sono passata dalle fasi di volerlo morto a quella di rivolerlo accanto. Sta tutto nella norma. E si nota da cosa scrivo e dal come sopratutto.
E' arrivato il momento di chiudere la porta, non importa se dentro di me ci sono pensieri discordanti, ciò che mi interessa è essere di nuovo padrona del mio cuore.

mercoledì 16 novembre 2011

Kierkegaard ne sa due striscie

L'oramai celebre filosofo danese Kierkegaard fa notare (in Atti dell'amore) che il vero amore non consiste nell'amare gli altri nonostante i loro difetti, come se noi amanti (intesi come esseri che amano) ci ponessimo al di sopra di questi come forma di vita superiore.
Il vero amore in realtà trova l'altro amabile nonostante e specialmente con le sue debolezze e le sue imperfezioni.
Quanto più nell'altro sono presenti debolezze quanto più gli amanti devono tenere il rapporto ancora più saldo. Proprio per allontanare la debolezza.
Questo vale anche per l'amore verso noi stessi.
Quando ci rendiamo conto della nostra bellezza interna possiamo affrontare la bestia che talvolta sembriamo, rendendola piu docile.
La bestia è colei che dentro di noi ci spinge a dire no, con tutte le forze. Ma questo è un potere limitato, perchè ci taglia fuori da un potere molto piu grande...ovvero la capacità di dire SI [1].
Riconoscere l'indurimento del nostro cuore è già un passo fondamentale verso l'apertura dei cancelli dell'anima e far prendere aria alla bestia.

[1]J.Welwood, Amore perfetto,relazioni imperfette

...unless you mean it

You really shouldn't say 'I love you' unless you mean it. But if you mean it, you should say it a lot. People forget. Jessica - age 8



When there is nothing left, that is when you find out that love is all you need.

martedì 15 novembre 2011

tra le cose che amo

Amo svegliarmi presto la mattina e sentire l'aria frizzante sulla faccia.
Amo leggere seduta sotto un alberto.
Amo camminare, specie sulla spiaggia mentre il vento mi sferza i capelli.
Amo il mare.
Amo cucinare per gli amici.
Amo fare la pizza e sentire la pasta tra le mani mentre la lavoro.
Amo dormire.
Amo il cinema d'essay.
Amo la birra e il vino rosso.
Amo i bambini.
Amo parlare con le persone, anche gli sconosciuti.
Amo sapere che gli amici stanno bene.
Amo cantare.
Amo sorridere.
Amo mangiare in compagnia.
Amo la ferrarelle.
Amo sentirmi chiamare zia.
Amo scherzare, anche su di me.
Amo la mortadella appena tagliata e il formaggio.
Amo ballare.
Amo le coccole.
Amo annusare i libri quando li sto per comprare.
Amo l'estate.

sofisticata quanto basta

lunedì 14 novembre 2011

come chitarrista


Come chitarrista ho ampissimi margini di miglioramento.
Estratta dalla custodia, da più di un mese oramai mi diletto a sfracassare i maroni dei vicini. Ho due pezzi assegnati dal maestro che oramai dovrebbero far venire i funghi sotto i piedi anche al sempre più compianto Giobbe.
In più ho pure gli esercizi di tecnica con i quali dovrei sciogliere le dita, prive di giunzioni umane, cercando di fare le scale.
Bene, se pensate di avere le dita sciolte perchè scrivete velocissimi sulla tastiera del pc...sappiate che con la chitarra tutto questo nn è d'aiuto.
Come disse il mio maestro di difesa personale: tu sei la donna senza articolazioni (una gentilezza per non dirmi che ero rigida come un palo) dovresti fare esercizi per scioglierti, disse serafico.
Si si...ho cercato di sciogliermi vostro onore, ma forse dovrei cambiare stato (inteso come materia).
Passare che ne so dalla carne al caramello caldo, più sciolta di cosi!
Beh, cmq ora dopo aver sviluppato dei simpatici calletti sulle dita della mano sinistra, il problema è vedere le corde con le dita, senza guardare. Un pò come si fa con le marce della macchina. Ma quando tento la suonata in stile Ray Charles produco rumori ad ampio spettro.
Chi sa suonare ovviamente troverà tutto ciò banale, beh per me non lo è ancora.
Quindi sembro il gobbo di Notredame mentre guardo le ditine posarsi sulle corde e i tasti giusti.
E ovviamente con l'altra mano dare il tempo e pure cantarci sopra se non è troppo d'impiccio.
Il maestro per ora è assai paziente, fin quando pago...direte voi.muahaha.

Signore è stato una svista abbia un occhio di riguardo per il suo chitarrista...
Grande Ivan:

Mettiamo che...

Supponiamo che siano le ore pomeridiane del tuo finesettimana e tu sei distesa sul divano come un bradipo colto da oblio, il pc è acceso e ronza tranquillo.
Hai pranzato con un bel piatto di trenette al pesto e il solito buon rosso che ti fa tanto occhietto languido.
Ad un certo punto, il solito pensiero in background si fa più presente e tu ripiombi nel pantano da quale stavi cercando di venir via. La tua mente ti manda un pericoloso segnale per il quale si accende un folle desiderio di mandare un inutile sms, tanto per vedere che cosa succede. In realtà non succede niente, come al solito. Ma siamo dure a morire...
Si illumina la chat di scaip con il simpaticone che non ha ancora capito che non te ne frega proprio niente di lui e di sapere cosa sta facendo e del perchè è sparito ultimamente.
La tua mente però ha nel frattempo realizzato, con dolore, quanto effettivamente sei nei pensieri del prode. Ovvero non ci sei proprio.
Vuoi essere tu la rompipalle-noiosa come quel simpaticone che ti sta ragguagliando sulle sue ultime imprese? No, eh!

Quindi niente sms, niente mail e niente telefonate.
Fa male ma siamo sulla buona strada.

sabato 12 novembre 2011

eh si, sono proprio un uomo di m.

Mi guarda sconsolato con le mani tra i capelli: eh si sono proprio un uomo di m.!
Comunque si dice merda, è una parola presente nel vocabolario e quando la scrivi non si sente nemmeno l'odore.
E poi...è molto toccante questa contrizione, ma alla fine cosa cambia?
NIENTE!!
Questa presa di coscienza a cosa serve se poi non c'è alcun cambiamento?
Il tutto vale solo nell'istante della fantastica rivelazione...e poi?
Poi ti volti e tutto torna uguale a sempre. Il vento tra i capelli, timone a sud....e via! Verso un nuovo culo su cui calare l'ancora!
Non è vero che le cose che mi dici mi scivolano via!
mmmmhh, tu dici? Mah, secondo me il tuo secondo microcefalo attiva i cosidetti portoni di areazione e fa uscire immediatamente tutte le parole, di modo che nemmeno si affaccino alle sinapsi. E le parole passano leggere leggere, come le rondini in formazione. E invece nessuna reazione, niente da dire.

Possiamo essere persone migliori, basta volerlo.

chi è colui che...

Considerazioni da pensieri di una donna innamorata dell'idea dell'amore:

Che uomo è colui che si scopa una donna che lo ama solo per svuotarsi lo scroto nei momenti di sconforto?
E che uomo è colui che dopo sparisce e si rifiuta di rispondere al telefono?
Eppure lei lo aspetta ancora, dopo anni, dopo varie fidanzate e dopo tutte le volte che costui ha bagnato il suo biscottino nelle sue dolci acque.
A prescindere dal fatto che forse questa donna ha poco rispetto per se stessa, e dovrebbe come minimo dargli una mazzata sui coglioni tutte le volte che il prode si ripresenta....
Ma...partiamo dal presupposto che sia innamorata, e le donne con poca autostima, si sa, si innamorano spesso di ebeti.
Chi approfitta di tale amore per scaricare un centilitro di spermatozoi nel ventre di questa donna è un criminale. Della peggior specie. Sa cosa sta facendo, e sa che questa donna lo accetterà.
Mi chiedo quale sia questa comunione di intenti, questa profondità di sentimenti,
questa sintonia di anima e pensieri, questa affinità elettiva di quelle che raramente capitano nella vita, che ha legato queste due persone un certo periodo se poi lui gode della sua compagnia come un uomo con la sua sexmate neanche tanto preferita.
Un uomo che ti ama non sparisce dopo che ti scopa, perchè con te ci fa l'amore. Ti tiene stretta e non si fa di nebbia quando all'orizzonte si presenta quella che tu stessa definisci 'la bella di turno'.
Vederlo una volta l'anno quando ha finalmente trovato il tempo per te...beh non lo possiamo definire amore.
E se pure ti ha amato, questo 'profondo' sentimento si è dissolto col primo culo nuovo su cui ha posato lo sguardo.

le persone non cambiano

Da una conversazione con D., nella sua notte delle lacrime:
Non possiamo sperare che le persone cambino per noi. Perchè le persone non cambiano.
Non dobbiamo nemmeno chiedere o pretendere che lo facciano. Non ha senso.
Se piangi mentre lui dorme accanto a te vuol dire che c'è qualcosa di molto sbagliato, e dentro di te ne stai prendendo coscienza.
Se non ti fa sentire unica la verità è che non lo sei.
Se non ti conosce nel cuore...è banale e atroce...ma ha vissuto vicino a te senza guardarti mai.
Se ti dice che sei l'unica cosa che va bene nella sua vita ma ti tratta come se fossi un disturbo della peggior specie, la verità è che ti sente come un disturbo.

Non ascoltiamo solo le parole, badiamo ai fatti. E non lasciamo che il tempo passi inesorabile. La persona che ti ama non perde ore preziose a chiedersi se ti ama davvero. Nel momento stesso che si ferma a domandarselo è già tutto finito.

Provo ora a dire le stesse cose che son state dette a me a suo tempo.
Com'è amaro sentire delle stesse sofferenze, delle stesse mancanze.

venerdì 11 novembre 2011

e l'importanza dei simboli #2


Come ho già detto qui gli uomini hanno una diversa concezione del valore simbolico delle cose. Barbi tardava a restuirmi 3 cose di poco valore, ma simbolicamente importanti per me, tra i quali un plaid blu.
Questo plaid, vinto tra l'altro in una pesca di beneficienza, aveva per me dei significati che le donne possono capire all'istante.
Un giorno che ci sorprese la pioggia venne usato da Barbi per coprirsi sullo scooter e tornare a casa, venne usato per stenderci su un prato a guardare le stelle nelle notti d'estate e parlare del futuro, per riscaldarci sul divano in inverno mentre guardavamo la tv, per farci sopra l'amore in impeti di passione.
Aveva il nostro odore, portava i nostri ricordi.
Non volevo che fosse usato per scaldare un altra donna, o che avesse sopra di se altri ricordi se non i nostri.
Ed per questo che una volta che me l'ha restituito...l'ho gettato via.

how many times have you broken my heart

Delicata questa versione del sempre più compianto Hank Williams:



How many times have you broken my heart?
All that times you lied to me, darling

giovedì 10 novembre 2011

formato portachiavi


Ero all'università e abitavo in uno studentato misto. Ho conosciuto tante persone durante quegli anni e con alcune è nata una splendida amicizia che dura tutt'ora.
Una cara amica con la quale condividevo il mio tempo all'epoca usciva con un tizio assai bizzarro, aveva tutte le braccia segnate da cicatrici...cosa assai sospetta.
Lei come me non ha mai avuto tabù di genere, nel senso che se la persona era piacevole poco importava se non apparteneva alla nobiltà cittadina.
Sta di fatto che un giorno mi chiama per sapere se avevo voglia di fare una cena a 4, si trattava di conoscere un ragazzo amico del suo moroso ed eventualmente di frequentarlo in seguito.
Il moroso era arrivato senza avvertire, portando 2kg di bistecche e un amico.
A quanto pare ci volevano prendere per la gola.
Vabbè..dico io...vengo a vedere chi è.
Busso alla porta della sua stanza, la mitica 44, la stanza più grande dello studentato, entro...e...surprise!!! Il tizio si alza dalla sedia per salutarmi...e non noto la differenza, e dire che non sono proprio una top model :D! In sostanza era piu basso di me, con la testa ad uovo e le spallucce microscopiche!!! Non ci posso credere!!
Lo guardo e dico alla mia amica cercando di stare serissima: Guarda purtroppo devo studiare per domani e proprio nn posso restare. Mi spiace tanto.
Lui ci rimane malissimo perchè per conto loro già si avevano fatto i conti senza l'oste...ovvero io.
Però io non avevo intenzione di uscire con un uomo formato portachiavi!
Che razzista eh? :D
Dai perdonatemi, ero giovane!!
Scarpino and friend non la presero bene. ahahahah

se proprio dovessi tradire...

Ecco si, se proprio mi pungesse vaghezza...beh...di certo sarebbe per un tipo simile:

sempre lui sotto altre spoglie:

oppure:

In questo caso sarei giustificata. Diciamo che le corna fanno schifo, ma se proprio devo...beh...meglio questo tizio che un cofano!

(Hugh Jackman, sei un fico dell'altro mondo, porca paletta!)

Parole


Mi sento come se mi fosse passato addosso un camion. Svanita l'adrenalina dell'angoscia ora sono docile come un bradipo ubriaco.
Certe cose andavano dette a voce, si vabbè...le avevo anche scritte...ma non è la stessa cosa.
Davanti ad una maschera di ghiaccio puoi: diventare tu stessa una statua oppure mostrarti come veramente sei e osservare la reazione.
La variazione del colore dell'iride ha dato prova che in quel momento le parole sono arrivate.
Probabilmente ora già scivolate via.
I dettagli non sono importanti. Io mi sento meglio.

mercoledì 9 novembre 2011

Ai bugiardi


Ai bugiardi dovrebbero bruciare le palle con la fiamma ossidrica.
Cosi...tanto per mettere le cose sui giusti binari.
Dovrebbero crepare tra le fiamme della solitudine, arsi dal sole desertico mentre un migliaio di formiche rosse penetra nell'uretra per fondare una colonia.
Dovrebbero soffrire di dissenteria fulminante mentre seduti al cinema sono al loro primo appuntamento.
Se ci fosse un Dio dovrebbe fulminargli lo scroto, e permettermi di restare a guardare mentre coi coglioni fumanti cercano refrigerio in un deserto di sale.
Se ci fosse un Dio dovrebbe rendergli le notti un incubo perenne, costringendoli all'oblio chimico per almeno 20anni.
Se ci fosse un Dio dovrebbe seccargli la lingua appena si apprestano a mentire.


Mi perdoni questo Dio per averlo nominato invano, ma neanche tanto.

niente di niente

Ma dietro quel recinto nel quale mi ha relegata per un anno cosa c'era alla fine?
Mi è venuto il dubbio che non ci sia proprio niente.
Tutto questo mistero per nascondere cosa? Misticismo? Oscuri segreti? O come dice L.V., vuoto pneumatico?
Il primo a puntare il dito verso comportamenti poco chiari, critico verso gli inetti e poi il primo a fare ben peggio.

Scrive S.C., altra ex:
"E' triste avere la consapevolezza che la bontà d'animo e la disponibilità sono state usate per interessi meschini, quali la necessità di sfogare una delusione o più banalmente degli istinti sessuali"

Dei bei discorsi cosa è rimasto? NIENTE. Che tristezza.
Dietro il recinto c'è solo profonda solitudine, abisso d'oscurità, pensieri superficiali per una parvenza di umanità, adattamento per ottenere il massimo col minimo impegno, distacco dalla realtà per comodo, menzogne per convenzione.
Tiene le porte aperte lasciando le persone in attesa.
Nessun amico, solo conoscenti. Nessun affetto profondo, solo circostanze.
Niente da dare, perchè niente ha.

E' morto dentro, la puzza di carogna sta venendo fuori.

e l'importanza dei simboli

Ho un caro amico il quale ben conosce l'importanza dei simboli in una relazione, almeno in teoria.
A suo tempo dopo aver rotto con la morosa dell'epoca venne ospitato da una amica comune, la quale aveva nel frattempo invitato anche una terza persona a passare il finesettimana.
La ex morosa aveva vissuto insieme alla padrona di casa. E tra l'altro non erano separati da molto.
Dopo aver passato una serata piacevole in compagnia tornarono a casa, ognuno ospite in una stanza diversa.
L'atmosfera però era risultata subito di un certo tipo, la terza persona, sposata, ammiccava di continuo e già si presagiva come sarebbe andata a finire.
La padrona di casa non potè far altro che sorridere sorniona e andare a dormire.
Durante la notte colpi di letto sul muro, mugolii e sospiri.
Avevano scopato nel letto che era stato della famosa morosa dell'epoca. Per così dire...profanandolo.

I simboli sono fondamentali, specie per le donne. Gli uomini raramente fanno caso a queste cose, non esiste il problema 'simbolo'. Le cose sono solo cose e i talami vengono rinnovati ad ogni relazione semplicemente cambiando le lenzuola.
Quel letto oramai non apparteneva più all'ex morosa, per cui scoparci sopra con un altra era naturale.

sogni e simboli

Sto dormendo profondamente, sento il calore sulla schiena e le tue braccia mi cingono stringendomi per avvicinarmi a te. Il tuo respiro è in sincrono col mio.
Ah ecco, siamo da te dunque. Alle volte ho il sonno così pesante che dimentico dove mi trovo. Sento il tuo odore. Lo respiro.
Mi sveglio, e cerco di allontanarti. Mi stringi troppo forte. Ti svegli anche tu: Che succede?
Non abbracciarmi, voglio solo che mi resitituisci le mie ultime cose!
Di quali cose parli? Stai bene?
No, non sto bene ma voglio che mi vengano restituite!
Mi alzo dal letto, mi guardo intorno e scopro che ci sono altre cose che non pensavo di aver lasciato da te:un paio di jeans, una maglia.
Tu mi guardi basito. Hai ancora la voce roca della notte. Dai stai tranquilla, va tutto bene, e sorridi.

Apro gli occhi, accendo la luce, era un sogno.
Com'è dolce l'abbraccio di Giuda, ti guarda dritto negli occhi, ti sorride e ti strappa il cuore un poco alla volta.

martedì 8 novembre 2011

l'uomo che...

L'uomo che ti ama si fa km a piedi pur di vederti
ti chiama per sentire se ti sei messa il pigiama
arriva con un fiore rubato da un giardino
ti abbraccia e ti passa una mano calda sulla testa
e non ti fa sentire sbagliata, o senza vie d'uscita.


da Leila a M.V. per confortarla, e da M.V. a Leila per ricordarle il conforto



(img courtesy of X )

Mario e Linda

-A quando il lieto evento?
- eh ma che dici??
- si si, ti chiedevo quando partorirai :)
- dai smettila di fare la scema!
- secondo me sono due gemelli (e gli tocco il ventre, morbidone e prominente)
- hai ragione forse dovrei rimettermi in forma
- guarda a me piaci come sei, la tua forma dipende da te. Se a te sta bene cosi...
- No, non mi piaccio cosi come sono :(
- potresti sempre fare qualcosa, vai a correre per esempio, oppure comincia con lo smettere di trangugiare formaggi
- di correre non ne ho voglia, e poi adoro lo stracchino con le patate al forno
- cmq io direi di chiamarli Mario e Linda, ci stanno bene col tuo cognome
- chi?
- come chi...i tuoi gemellini, oppure sarebbe meglio dire ...i nostri
- Tizio è appena diventato papà ma lo ha tenuto nascosto, chissà perchè.
- forse non è felice, oppure solo spaventato
Mi guardi con gli occhietti dolci.
- se diventassi papà sarei l'uomo più felice della terra
- ah si? ^__^

Morale:
Se il tuo uomo non specifica: i figli li vorrei con te, vuol dire che non gli piaci abbastanza.
Non interpretiamo per favore!

Portatore sano di melanina cercasi

I mori sono sempre stati i miei preferiti, fin da piccola i chiari non li ho mai guardati. Il mio compagno di banco delle elementari, Giovanni, un tipino scuro col sorriso bianchissimo. Ero innamoratissima. Non lo vedo da allora.
Ci saranno dei motivi per il quale i mori sono molto meglio dei chiari...
Si ce ne sono tanti, per es solo il fattore estetico e ciò che trasmettono con lo sguardo. Non me ne vogliano gli amici biondini, è solo una questione di gusto eh :).

Osserviamo a tal fine questo fico dell'altro mondo, il caro Javier:
oppure ancora lui, Filippo:

Altro tronco di pino è questo qui, che di melanina ne ha in abbondanza, e non solo:
Ora mi domando e dico: se i chiari apelidi li ho sempre evitati perchè mi facevano cagare, com'è possibile che abbia disatteso questo dogma??
Disperazione? Voglia di esotico? Follia?? Esplorazione dell'ignoto??

Morale:
MAI MAI MAI disattendere il proprio gusto personale, è come mangiare il gelato al radicchio quando il tuo preferito è al limone.

il costo della vita


Una buona cosa che mi ha lasciato in eredità Pigro è stato l'amore per il cinema. Tutt'ora lo adoro e ci vado spesso anche da sola.
Ripensando a tutto quest'anno m'è venuto in mente questo film, dove i personaggi hanno a che fare in maniera diversa coi soldi.
Quello che mi torna sempre in mente è Fabrice Luchini che interpreta il tirchio.
Ho sempre sostenuto che chi è cosi tirchio coi soldi lo è inevitabilmente anche nel resto: affetti, disponibilità etc.
Il regista lo descrive molto bene, Fabrice è talmente tirchio che è pure stitico, non vuole rilasciare niente che sia suo, nemmeno la merda.
Vive da solo e le relazioni sono sempre fallimentari. Chissà perchè.
Si, pensiamoci bene, quante persone tirchie conosciamo che sono aride come un deserto di sale? All'inizio forse ci appaiono morigerate ma poi guardando bene si nota quella mancanza di affetto, abbracci, considerazione, perchè il loro intento è preservare se stessi da qualsiasi mutamento.
Se sono fortunati trovano qualcuno che pur di non rimanere solo accetta questo deserto e sarà l'unico a dare, oppure addurranno la scusa che nessuno andava bene e dopo brevi periodi di prova resteranno ancora una volta soli. Avevano tutti dei difetti insormontabili.
Ancora una volta si pensa di parlare di soldi, in realtà è un problema d’amore.
La tirchieria monetaria è solo un sintomo dell'aridità interna.
Che poi c'è pure una certa aridità in chi elargisce con troppa sfrontatezza, anche qui si dà per operare una certa superiorità nei confronti del prossimo.
Insomma, alla fine vince chi preserva un po' di se stesso ma al medesimo istante sa concedersi di fronte ad un cuore innamorato.

Morale: Diffidate dei tirchi e degli eccessivamente generosi.

(img da http://en.unifrance.org)

lunedì 7 novembre 2011

Ancora sogni


Una notte, dormivamo da lui, ho fatto un brutto sogno, orribili ricordi che sono riaffiorati e ai quali nn pensavo piu da tempo. Mi sono alzata per bere e in cucina, al buio, ho urtato un bicchiere che cadendo sul pavimento si è rotto in 1000 pezzi.
Si è alzato anche lui, svegliato dal rumore, abbiamo raccolto il vetro, poi una volta ritornati a letto mi disse: ti sei spaventata per il bicchiere?
No,ho fatto un brutto sogno, dei ricordi dolorosi.
Ed è venuta giù qualche lacrima calda.
Avrei voluto che mi chiedesse, ma non lo ha mai fatto. E io non gli ho più raccontato.

Morale:
Se fai un brutto sogno e lui non ti rincuora vuol dire che non gli piaci abbastanza.


(img da qui)

3200

3200 sono i click, al momento che vi scrivo, su questo blog, dopo 1 mese di post. Non male per una pazza innamorata e delirante. Se pure metà fossero farlocchi, restano 1600clik di persone curiose. Magari sono interessate alla storia di Barbagianni, o anche no.
O magari ritengono questo tedio meno pesante della pausa pranzo davanti al pc.
Sappiate che sto scrivendo per dare forma a questo dolore, e per evitare di impazzire. Oppure ancora per evitare di incontrare Barbi e spaccargli il cranio.
No, troppo sangue da pulire dopo, almeno cosi rimane tutto pulito e in ordine.
Si lo so, lui potrebbe non gradire. Eh già, che dire di quanto ho gradito io le sue performance vocali di luglio e settembre?
Ma si, io ti ho amato fin nelle viscere caro Barbi, ma sono disposta a tutto pur di strapparti dal cuore. E questo è niente.

(La mia amica G. vorrebbe strozzarmi per quello che scrivo, lo so. Ha ragione avvolte a dirmi che sono scema, ma non sono proprio scema...sono semmai delirante ...in fase di ripresa).

Niente è perduto


Il tepore della luce non poteva essere ignorato. Lo sente sulla schiena. E non può nemmeno piangere, non ricorda come si fa.
Si volta ma non del tutto, lasciando che il calore riscaldi ancora le spalle, continua a far finta che niente stia per accadere, ma la consapevolezza oramai risale dallo stomaco verso il cuore. Chiude gli occhi per un istante.
Sente male al petto. La testa gira come inebriata. Le gambe non rispondono al richiamo, ma il busto è rivolto verso la fonte. Si appoggia al gendarme, un fil di voce per supplicare un aiuto. Gli tende la mano senza guardarlo mentre l'altro braccio è attratto dalla fonte. Non vuole cedere.
Il gendarme è ancora incatenato al cancello, può solo invocare vecchi legami. Come i canti delle sirene d'Ulisse, che però oramai risuonano stonati.
Prestarvi attenzione è dunque un gioco d'abitudine, ma la fonte ha destato l'anima da antichi torpori. Il pozzo fondo millenni non è più un abisso.
Non piange ancora, e forse non lo farà.

(img courtesy of this )

il cibo è un dono


Concordo con Csaba Dalla Zorza quando dice che il cibo è un dono.
Io a contrario suo, adoro cucinare per gli altri, specie per le persone che amo.
E' il mio modo di ringraziarle per essere nella mia vita.
Il tutto parte dalla scelta delle materie prime, i profumi del mercato, i suggerimenti del verduraio. Torno a casa e mentre preparo immagino lo stupore e il successivo apprezzamento, già questo è fonte di immensa soddisfazione.
Il vino d'accompagnamento fa da contorno, e durante la preparazione ne assaggio sempre un pò. Arrivo al desco che l'occhio è languido, quasi per liberare le difese prima della battaglia. Mi arrendo sempre, alla fine.
Pensandoci bene, tutto questo è un espediente per non esser scordata.

abissi

La sua pupilla si dilata, il chiaro dell'iride si fa piccolo in un attimo. Un nero abisso si apre di fronte a me. Sento nell'oscurità una presenza, mi tende la mano e io gli tendo la mia. Ed è come riconoscere un fratello perduto nel mezzo della folla.
Richiamo di sangue e viscere. Lo seguo.
Il cuore si stringe in una morsa, le sue mani mi bloccano e lui continua a fissarmi per un tempo che pare lunghissimo.
La pupilla è di nuovo quel minuscolo punto, ma io oramai sono sua fino alla fine dei giorni, inesorabilmente.

domenica 6 novembre 2011

Patch Adams, esercizi d'amore

Vi ricordate di Patch Adams? Forse vi ricorderete meglio del film che parlava della sua storia, quello con Robin Williams.
Perchè vi parlo di questo? Ripensando agli abbracci di ieri volevo raccontare cosa è successo al seminario di Patch Adams tenuto a Casalserugo un paio di anni fa. Ebbene si, è venuto qui in zona per fare un seminario sull'amore. Non tutti sanno che è sposato con una donna di Casalserugo :). E' arrivato con tutta la famiglia, anche il fratello si occupa delle stesse cose e lui ha uno staff organizzatissimo. E' un omone alto quasi 2 metri, con voce profonda ed emana tranquillità. Tra l'altro riceve gratuitamente nel suo studio in America.
Io fui invitata da cari amici, impegnati tutt'ora nel VIP.
Eccolo qui in foto con la traduttrice, perdonate la qualità, il mio cellulare dell'epoca faceva foto schifose.
E' stata una esperienza emozionante, emotivamente importante.
La maggior parte delle persone non si conosceva tra loro e gli esercizi consistevano in relazionarsi con sconosciuti secondo varie tecniche.
Alla fine della giornata ero esausta, troppe emozioni vive e speciali.
Come primo esercizio si doveva scegliere a caso una persona, ovviamente sconosciuta, tra il pubblico, prenderle il viso tra le mani, guardarla negli occhi e dirle 'io ti voglio bene', fino a convincerla che fosse vero. E poi scambiarsi i ruoli. La signora che ha scelto me ha pianto. Le ripetevo 'io ti voglio bene' e lei non smetteva di piangere. E dovevo continuare nonostante tutto. Al termine mi ha abbracciata e ha detto: mi sembra di conoscerti da sempre. Aveva dei bellissimi occhi verdi. Ho ancora i brividi se ci penso. Guardare dritto negli occhi uno sconosciuto e trasmettergli amore ti scava dentro.
Il secondo esercizio consisteva nel consolare una persona accarezzandole la testa poggiata sul grembo. Non si doveva parlare, bastava trasmettere amore e calore fraterno. Anche questo era reciproco. Molto intenso.
Il terzo esercizio invece bisognava prima ascoltare e dopo farsi ascoltare mentre si esprimevano desideri e pensieri di felicità. Mi son venuti in mente i miei nipotini, i loro sorrisini sdentati e gli abbracci.
Questi esercizi ti liberano dal tabù del contatto, ti aiutano a relazionarti e a esercitarti a prendere amore senza esserne spaventato. Ma anche a darlo.
Sono molto utili per chi ha difficoltà ad accettare di essere amato, i cosi detti fuggitivi dell'amore, e anche per chi invece è un 'inseguitore'. I primi hanno timore di lasciarsi andare, non riescono ad ammettere che si meritano l'amore, i secondi mantengono il controllo sull'amore inseguendo e seducendo evitando le situazioni che li portano a sciogliersi per davvero.

Stanno però cercando la stessa cosa: volare e atterrare in un luogo sicuro e accogliente. Una mano calda sulla testa, un abbraccio nella notte.

Abbracci

Ieri mentre passeggiavo per il centro un gruppo di ragazzi portava al collo dei cartelli con su scritto: 'regaliamo abbracci'. Mi fermano e una ragazza mi chiede se mi può abbracciare, le dico 'si certo', e lo fa con calore, anche uno dei suoi compagni si avvicina e fa lo stesso. Grazie, ne avevo bisogno.

Ci sono anche quelli che mi abbracciano da lontano :)

sabato 5 novembre 2011

Piove


Si piove, e a furia di scrivere in questo blog ho scoperto di avere una discreta memoria. Pensavo d'essere tipo quei moscerini della frutta con 1 neurone...e invece riaffiorano sempre di più dei simpatici aneddoti.
Per esempio ho ripensato ad uno dei miei ex, che qui apostroferò con il simpatico epiteto di Pigro (solo per essere gentile). Allora Pigro è un tizio tardo romantico, troppo nobile per lavorare, e come diceva mia madre: non fa nulla la mattina per avere niente da fare la sera.
A parte questo aveva un discreta serie di manie, ne elenco qualcuna (tutto sarebbe troppo):
- l'ordine maniacale dei cd e dei libri, se ne spostavi uno per sbaglio si accorgeva appena entrava nella stanza
- si reputava il cavaliere senza macchia e senza peccato, per cui quando disgraziatamente si macchiava la camicia scoppiava il puriferio
- per non dimostrare al mondo che non faceva un cazzo usciva di casa sempre con dei libri sotto braccio, faceva molto intellettuale
- per darsi un tono la colazione era sempre al bar, era capace di bere cappuccini tutto il giorno pur di sedersi al tavolino
- quando litigavamo aveva il maledetto vizio di guardarmi in fronte e non negli occhi, facendomi diventare idrofoba per il nervoso
- si reputava un grande scrittore, infatti a tutt'oggi non ha pubblicato una riga
- si rifiutava di studiare inglese ma voleva andare ad abitare in australia
- le scarpe erano solo Camper
- si rifiutava di prendere la patente per una questione di principio, comoda la vita eh?
- nel bel mezzo della discussione voltava le spalle e andava via, e tu ovviamente rimanevi a parlare col muro
-era fissato con la forma fisica, la mia. E mi frantumava le palle affinchè non mettessi su un grammo. Tutto questo perchè se avessi frequentato una palestra magari avrei potuto conoscere qualcuno più interessante di lui

Dulcis in fundo:
- quando pioveva non usava l'ombrello, si sentiva molto più figo e nobile così

L'ho lasciato perchè ad un certo punto lo volevo morto...proprio morto, senza scampo! Ho desiderato la sua morte come atto liberatorio, maledetta sanguisuga. Quindi o moriva soffocato nel sonno oppure avrei dovuto andarmene, e cosi è stato.

cos'è la vita senza l'amore


E' come un albero che foglie non ha più.

deliri notturni


Ho sognato che preparavo una torta al cioccolato, arriva una donna che mi consegna un piatto di stelle marine. Erano di tutti i colori con le zampette sottili. La donna pretendeva che le aggiungessi all'impasto della torta e le infornassi.
Al che litighiamo furiosamente perchè mi rifiuto di fare una cosa del genere, le stelle marine sono una specie protetta e non intendo cucinarle per nessun motivo!
Lei mi guarda basita 'Sono già morte, per cui mettile in forno' dice, io sono stupefatta e continuo ad urlare che non esiste proprio.
Anche lei urla, ma parole che non riesco a capire. Poi ad un certo punto si ferma ed esclama:
Non ho altro da mangiare!
E le stelle marine finiscono nel forno :(.

Mi son svegliata con la stanchezza tipica dei post-sfuriate.

una donna purchè sia?

7 donne, mi pare, in circa 9 anni. A 20 anni saresti un figo, superati i 40 effettivamente c'è da mettersi a pensare. Si si, mi avevano avvertita, uomo ad alto rischio. Ma tu non sei un rischio...sei una certezza di catastrofe!
Tutte le tue donne sono state persone dal carattere forte, ti sei fatto riempire dall'entusiasmo, la vivacità, il loro amore. Siamo tutte diverse, in fondo, ma trattate tutte nel medesimo modo.
Fai i tentativi ma poi scopri che nessuna va bene. Ne quella che ti tormenta tantomeno quella che ti rasserena.
Nessuna è stata in grado di penetrare quel muro di ostinazione costruito negli anni.
Eppure sei stato amato, tanto. Ma non è servito.
E non si fanno tentativi col cuore delle persone. NO!! E non ci si impiega un anno a capire se ami oppure no.

Poi stanotte mi è venuto in mente il libro della Schelotto 'Un uomo purchè sia':

Si tratta di un disturbo che ricorda molto da vicino la bulimia: ciò che conta è mangiare, non importa cosa, non importa quanto. Nella bulimia sentimentale il meccanismo è identico: si vuole ua persona non per amore, per simpatia o per attrazione sessuale. Si vuole una persona per convincersi di valere qualcosa, una persona purché sia, per riempire antichi e profondissimi sensi di estraniazione e di vuoto.

Lei parla di uomini, ma in realtà si può declinare per tutti.
Affamati d'amore ma, una volta ingerito, il corpo lo rifiuta. I motivi sono svariati.

Ecco, basterebbe fermarsi a pensare una volta per tutte cosa si desidera per davvero. Una compagna giusto per non sentirsi soli o una donna che rispecchi i propri sogni e che ci faccia sentire unici e amati fino alla fine dei giorni?(...basterebbero anche 20anni)

venerdì 4 novembre 2011

Accettazione del lutto

Quanto mi da fastidio essere cosi incazzata. Vuol dire che provo ancora dei sentimenti molto forti, vabbè..è passato poco, ma vorrei tendere all'indifferenza. Fin quando non arrivo a tal punto ogni spiraglio è buono per sfogarmi, ad un certo punto la vena si esaurirà e passerò ad altro. Speriamo.
Sono tutti prodighi di ottimi consigli che però faccio fatica a mettere in pratica, vivo a fasi paniche alterne, serenità apparente e successivamente scoramento più cupo.
Non sono riuscita fin'ora mettere a frutto tutte quei suggerimenti che io stessa divulgavo con tanta maestria! Per carità che pessima allieva di me stessa!
La chiave è la non accettazione del lutto, ed è inutile che mi legga 20libri sull'argomento quando poi non ne traggo alcun giovamento, almeno per ora. Le parole lavorano da sole, diceva qualcuno. Spero che lo facciano presto perchè sono esausta.
Sono incazzata perchè non riesco ad accettare la separazione o i motivi della separazione? Beh, fa molto male dover ammettere che è finita proprio perchè lui non ti vuole, nonostante tu ne sia consapevole e lui te lo abbia anche detto con quella freddezza glaciale. E tu cosa fai? Sbatti la testa sul muro perchè non è possibile!!
Eh no, come può essere? E' davvero quel deserto di sale che ha dimostrato d'essere?
Cara mia mettitela via, se uno ti dice che è finita la probabilità che lo sia per davvero è del 120%.

Tormenti romantici

Dobbiamo per forza vivere delle passioni malate, tormentate, inclini alla sofferenza e il fallimento, oppure è ora di avvicinarci ad una più equilibrata vita a due?
Me lo chiedo dopo aver letto uno sfogo in stile tardo-romantico nel quale si elogiava il delirio passionale di un uomo traditore e nel contempo ferito nell'io perchè abbandonato dalla donna tradita.
Vale la pena avere sempre il cuore nella tormenta? Solo cosi ci sentiamo vivi? Chi sono io per proporre un modello di vita alternativo? Ho il diritto di indurre qualcosa che pacifichi l'animo anzichè istigare lo strazio?
La pace dell'anima non è cosa per tutti evidentemente. Pace che non significa routine o noia, ma avere il cuore sereno anche solo per affrontare un pur minimo cambiamento.
Ed è il caso che io mi senta colpevole per non aver capito?
Il bello è che nella mia presunzione ho creduto che fosse la serenità la cosa necessaria e urgente. E forse era cosi, ma io non sono nessuno per pretendere che venisse accettata.
E alla fine non posso nemmeno colpevolizzarmi per aver amato nonostante tutto.

diritti e doveri

Mi chiedevo stamane, dopo un breve messaggio di un amica, se ho il diritto di sfogare la mia rabbia contro Barbi. Lei suggerisce che io non ho alcun diritto nel metterlo a nudo su questo blog, perchè se lo avessero fatto a me io non avrei gradito.
Si è vero, non avrei gradito. Certo è che se fossi sputtanata su un blog vorrebbe dire che qualche cazzata l'ho pur combinata.
Magari ho spezzato il cuore a qualcuno innamorato di me, magari gli son passata sopra con un caterpillar, magari gli ho detto che l'amavo e non era vero, magari scopavo con lui e pensavo ad un mio ex, magari l'ho usato per riempirmi le giornate e se fosse crepato sotto un treno era uguale, magari ho detto che volevo una famiglia ma era pura fantasia, magari insistevo affinchè dormisse con me ma era solo per scaldarmi le coscie nei momenti di gelo, magari i pranzi insieme erano solo un pretesto per non spendere soldi, magari uscivo con lui solo per sentirmi apposto con la coscienza, e magari prendere sempre e non dare niente perchè è meglio così.
Ecco si, in questo caso mi meriterei la gogna. Meriterei di essere esposta al pubblico ludibrio e meriterei di soffrire almeno quanto la sofferenza che ho inflitto.
Invece mi ritrovo col cuore sanguinante, a non dormire la notte, a dover contare i minuti perchè le ore sono troppo avanti, a dover ricominciare a camminare avendo lo scheletro fratturato in 1000 pezzi.
Il dovere che ha ognuno di noi nei confronti delle persone che ci amano è di portare rispetto per il loro cuore, ce lo consegnano con la speranza che non venga calpestato. Avere rispetto per i sentimenti e per l'amore che ci hanno donato.
In caso contrario meritiamo di crepare nelle fiamme dell'inferno della solitudine.

Sul blog lui non si può difendere? beh nemmeno io mi son potuta difendere dalla sua spietatezza. A parte che può sempre scriverne uno per insultarmi oppure può lasciare un commento qui. Saluti caro Barbi.

giovedì 3 novembre 2011

anche le ex raccontano, e sono cazzi

Questo è solo il primo di una lunga serie.

L.V. racconta:
Di preciso.. credo ci siamo salutati il 13 giugno, poco dopo una occasione pubblica durante la quale si è comportato da super cretino pure mettendomi in difficoltà con mia mamma!! Ma ci eravamo lasciati anche ad aprile maggio...salvo il suo rientro ad una cena per salutare una nostra amica che partiva per Parigi. Ho dato una cena da me e lui, essendo suo amico, era invitato, siamo al 7 maggio, l'8 è il mio compleanno! E lui a sorpresa che fa? A mezzanotte fa partire i festeggiamenti con tanto di regalo!!! Che colpo di teatro!! Tutto carino e premuroso! Al che mi sorprendo e dico: vuoi vedere che ci ha pensato?? Ha capito?? :-DDD seeeeeeeeeeeeeeeee...credici!! Seratona di festeggiamenti...collettivi e privati! Colazione tranquilli: biscotti e marmellata! E poi??? La sera viene a cena con te!!! Mi sono cascati i maroni!!!!! Da quella sera non mi sono più ripresa...non glielo posso perdonare!!

Che razza di commediante! A lui Edoardo De Filippo gli fa un baffo!!
Mi par di vederlo visto che lo stesso trattamento lo ha riservato pure a me.
E poi cara L.V. non ti potevi certo riprendere dalla famosa cena. Non so se ti ricordi ma lui quella sera non ha avuto il coraggio di emettere un suono! Ci ha lasciate sul ring a vedercela tra di noi!!
E il bello è che la pazza eri tu...e noi tutti a dire 'Povero Barbi!'.
Beh se gli venisse un attacco di bile sarebbe il minimo, becero maledetto!!
Ma sai com'è Barbi...le bugie hanno le gambe corte...e prima o poi verranno fuori tutte le tue mirabili imprese.

A proposito mi devo ricordare che sono pure io una ex.Fantastico.

#52 - mai sottovalutare i campanelli d'allarme

Gennaio 2011, mese fantastico passato in vacanza in Australia. Il rientro, come già scritto, non ha sortito l'effetto voluto e siamo ripiombati nella medesima routine, se non peggio. L'effetto antidepressivo del benessere è svanito all'aereoporto di Venezia lo stesso giorno del rientro.
Il 27 gennaio mando un sms ad una mia amica: "in qs giorni ho gli ormoni sotto sopra e vedo tutto nero,faccio sogni terribili e mi immagino che Barbi faccia e mi dica cosa tremende...".
Ecco, sono i famosi campanelli d'allarme. Li ho sottovalutati alla grande. Il mio subconscio già mi avvisava del pericolo ma io ovviamente avevo ben altro a cui pensare, ovvero la sua felicità.
Le cose tremende poi le ha dette e fatte, e la realtà è andata ben oltre il sogno.

mercoledì 2 novembre 2011

i bluff hanno le ore contate

I bluff hanno i giorni contati. Specie quelli che fingono per anni e poi si ritrovano davanti il conto della vita.
Per non parlare poi di quelli che fingono nonostante gli si offrano infinite possibilità di uscita. Il male che causano con la menzogna non può passare inpunito e prima o poi a questi protoesseri mancherà la terra sotto ai piedi e ci saranno quelli sulla riva del fiume che aspetteranno di veder passare il cadavere. E magari si chiameranno a raccolta quelle persone, che avete deliziato con bugie, per godere dello spettacolo.
Eh si, perchè sono tanti quelli che stanno aspettando il momento, parrà strano ma pure chi vi sostiene dovrà fare i conti con la vostra inettitudine, e allora staremo tutti alla finestra e diremo: toh ma guarda, è finito il tempo delle cazzate...e ora inizia l'inesorabile declino di uno stronzo.
E'inutile aspettare che questa gente soffra con la stessa intensità che vi ha inflitto, perchè le persone senza sentimenti si fanno scivolare qualcunque cosa.
Tornano a casa e davanti al loro giochino per pc preferito rientrano in possesso della situazione scrollandovi di dosso come se foste polvere.
Aver amato è comunque un bene, per me,nonostante tutto, perchè ho capito che sono capace di trovare del buono in tutti, perfino nei deserti di sale.
Ora godo un mondo ad osservare come sei adesso. Vissuto di luce riflessa ora sei proprio tu: un povero nerd, sporco e senza coglioni. Un nulla con una pessima carrozzeria attorno.
Già, ti manca quel sostegno che almeno ti dava una parvenza di normalità.
A breve ti riprenderai e andrai a cercare quello sfogo per svuotarti lo scroto, ma per vederti il pisello dovrai legartelo con una corda.

Se raccogliete un cane affamato e lo rifocillate, non vi morderà. Questa è la principale differenza tra il cane e l'uomo.
(Mark Twain)

martedì 1 novembre 2011

Déjà vu

Moretti mi offre dei déjà vu pazzeschi :D.

ma come sono fatto male!

Ecco qua un altro esempio di: la verità è che non gli piaci abbastanza.
Ma come sono fatto male, ma come sono fatto male.
uuuuuhhh mi pare un déjà vu :D
Soluzione: buttarsi sotto il camion della spazzatura cosi mettiamo fine a questa atroce sofferenza!



Grazie a S.T. per la segnalazione :).

mi pare proprio di vederti, dolce Barbi

Sto vent'anni in bagno, penso che si chiava, dopo non si chiava e non mi lavo più.
Cerco nelle mie narici una testimonianza delle mie radici, ma vi trovo un fico e lo dovrò spalmare sotto qualche banco, come in gioventù.
....

Giunto al termine del giorno, cerco fra le coltri un poco di speranza.
Peto in abbondanza, non ho piu' sgomento, lieto mi addormento, ebbro dei miei gas.


ahahah che déjà vu (grazie a L.V. per il mirabile suggerimento)