martedì 8 novembre 2011

il costo della vita


Una buona cosa che mi ha lasciato in eredità Pigro è stato l'amore per il cinema. Tutt'ora lo adoro e ci vado spesso anche da sola.
Ripensando a tutto quest'anno m'è venuto in mente questo film, dove i personaggi hanno a che fare in maniera diversa coi soldi.
Quello che mi torna sempre in mente è Fabrice Luchini che interpreta il tirchio.
Ho sempre sostenuto che chi è cosi tirchio coi soldi lo è inevitabilmente anche nel resto: affetti, disponibilità etc.
Il regista lo descrive molto bene, Fabrice è talmente tirchio che è pure stitico, non vuole rilasciare niente che sia suo, nemmeno la merda.
Vive da solo e le relazioni sono sempre fallimentari. Chissà perchè.
Si, pensiamoci bene, quante persone tirchie conosciamo che sono aride come un deserto di sale? All'inizio forse ci appaiono morigerate ma poi guardando bene si nota quella mancanza di affetto, abbracci, considerazione, perchè il loro intento è preservare se stessi da qualsiasi mutamento.
Se sono fortunati trovano qualcuno che pur di non rimanere solo accetta questo deserto e sarà l'unico a dare, oppure addurranno la scusa che nessuno andava bene e dopo brevi periodi di prova resteranno ancora una volta soli. Avevano tutti dei difetti insormontabili.
Ancora una volta si pensa di parlare di soldi, in realtà è un problema d’amore.
La tirchieria monetaria è solo un sintomo dell'aridità interna.
Che poi c'è pure una certa aridità in chi elargisce con troppa sfrontatezza, anche qui si dà per operare una certa superiorità nei confronti del prossimo.
Insomma, alla fine vince chi preserva un po' di se stesso ma al medesimo istante sa concedersi di fronte ad un cuore innamorato.

Morale: Diffidate dei tirchi e degli eccessivamente generosi.

(img da http://en.unifrance.org)

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