giovedì 17 novembre 2011

raptus scrivendi

Nell'ultimo mese ho scritto moltissimo. Dovevo assolutamente acquietare la mente. Lo stato panico era predominante e il non riuscire a dormire mi ha alimentato oltremodo tutti i pensieri.
Avete presente una pallina impazzita nella testa? Ebbene questa è stata la sensazione degli ultimi due mesi.
Fino a quando qualcuno mi ha presa da parte per dirmi: tu hai un problema.
Si si lo sapevo pure io, ma sentirmelo dire da una persona che mi conosce poco mi ha aperto un varco.
L'adrenalina è calata all'istante e ora è da qualche giorno che mi sento come un koala dopo il pranzo. Esausta.
Direte pure che il raptus scrivendi era determinato dalla rabbia nei confronti di Barbi, si vero. L'ho sbeffeggiato alla grande, raccontando gran parte della storia dal mio punto di vista. Non ho nemmeno idea se lui ha avuto il coraggio di leggere tutto. Poco importa. A me è servito per sfogarmi, e tutto sommato meglio così che fargli la posta sotto casa e mettergli fuoco al culo. No?
E poi mi ero ampiamente stufata di fare la signora, di portare questo peso con atteggiamento distaccato. Non sono distaccata per niente! Forse tra un anno lo sarò.
Qualcuno ha apprezzato i post e altri no, io poi sono passata dalle fasi di volerlo morto a quella di rivolerlo accanto. Sta tutto nella norma. E si nota da cosa scrivo e dal come sopratutto.
E' arrivato il momento di chiudere la porta, non importa se dentro di me ci sono pensieri discordanti, ciò che mi interessa è essere di nuovo padrona del mio cuore.

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