Le mie ultime vicende personali per quanto dolorose mi hanno dato l'opportunità di fare il punto.
No, caro Barbi non è merito tuo, nel caso ti venisse in mente di rallegrarti, o sentirti meno colpevole...beh togliti quel sorriso compiaciuto dalla faccia. Hai sì un merito, quello di avermi spezzato il cuore senza pietà alcuna.
Per quanto mi riguarda avevo comunque ben presenti certi meccanismi ma cadere dal 4° piano ti dà due possibilità: morire o sopravvivere.
Come potete immaginare sono sopravvissuta.
La convalescenza, tutt'ora in corso, ha fatto si che si riordinassero i pensieri.
Come tipo tendo ad essere materna ed accogliente, se una persona cara si trova in difficoltà sono sempre la prima che si fa avanti, col risultato che spesso il bilancio è a mio sfavore. Mi viene naturale, e scardinare questo meccanismo è tremendamente arduo.
Oggi per es ricevo una telefonata di una persona cara che mi chiedeva un aiuto per un terzo individuo. Lo scatto iniziale è stato quello di dire 'si, ok, ci penso io', poi è bastato un nanosecondo di riflessione e ho avuto come un conato di vomito.
Cazzo NO! Non esiste che anche questa volta mi privo di qualcosa per poi ricevere un bel carretto di merda quando sono io in necessità.
Sarà che Barbi mi ha risucchiato tutte le risorse...e ora non c'è ne piu per nessuno. Oppure più semplicemente Barbi era solo l'ultima goccia. O l'ultima sanguisuga.
Al telefono sono stata scortese e la cosa non mi dispiace nemmeno un po'. E poi mi sento pure dire 'oggi non è giornata, eh?!'.
La verità è che mi sono accorta che alle volte la buona educazione viene scambiata per mollezza.
Ebbene, sarò pure molle ma non sono cretina.
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