giovedì 5 gennaio 2012
istruzioni pulp di infelicità
Sto leggendo, tra i tanti che ho in sospeso, questo libro, devo dire che mi sta offrendo interessanti spunti. E la mia vena pulp-trash-catastrofista ha iniziato a pulsare, immaginando le situazioni più becere.
Visto che seguire improbabili ricette per la felicità non da mai risultati, ho pensato che potrei invece applicarmi per rendermi seriamente infelice.
Di quelle infelicità profonde e durature, di quelle cose che solo a pensarci ti si chiude lo stomaco.
Per esempio, come prima cosa potrei regalare tutte le mie scarpe e tenerne solo 2 paia (e già si libererebbe metà appartamento) oppure potrei andare ad abitare per 10 anni in un seminterrato accanto all'argine del fiume qua vicino, per vivere quel tormento fantastico delle colture di miceti su ogni supericie della casa o sentire l'angoscia salire appena si innalza il livello del canale. Alè...
Una cosa che invece mi riempirebbe di pregiati momenti di infelicità sarebbe quella di fidanzarmi con un uomo che mi maltratta, al quale mancano tutti i denti ma fortunatamente porta la dentiera, che mastica a bocca aperta, fa le puzzette a letto e si dimentica di cambiarsi le mutande.
Che c'è di male a portare la dentiera direte voi?
Niente, anche mio padre la porta da tempo immemore.
Ma ve lo immaginate che fantastica sensazione svegliarsi durante la notte per un brutto sogno, accendere l'abatjour girarsi verso lui che dorme e salutare il sorriso del vostro uomo gentilmente adagiato in un bagno igienizzante?
Impagabile ^__^
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