giovedì 21 marzo 2013

gabbie

Sentirsi quasi in gabbia nonostante niente dica che ci stai per entrare.
Passi la vita a rincorrere chi ti sfugge, a guardare dentro gli abissi altrui, per non avere poi il problema di stare veramente in una relazione e, nel momento che sei tu quella inseguita, la prima cosa che fai è farti venire voglia di partire per Giove. 
E ma non è che può funzionare sempre.

Ma ti senti come se ti cavassero l'aria, vedi passare davanti agli occhi tutte le cose che hai costruito fino a quel momento e senti che stanno fuggendo via. E manco ti salutano.
Niente, non c'è niente, nessun segnale, nessun indizio che ti porti a pensare che sarai schiava di una relazione e magari dipendente da suo respiro, ma tant'è.
E non conta quanto lo ami, se lo ami abbastanza o no. Tutto ciò va ben oltre. 
Ti ricordi perfettamente quel giorno di 35 anni fa quando promettesti a te stessa che mai e poi mai tu saresti stata dipendente da un uomo, in nessun caso, per nessun buon motivo.
Nemmeno per amore.
Tu saresti stata meglio, indipendente e fiera, tu il maschio lo avresti sostituito perchè tu da sola ti saresti bastata alla grande.
Che poi l'unica cosa che non sai fare sono i lavori in muratura e le saldature a filo, altrimenti manco per quello ti sarebbero serviti sti maschi, e sfortuna vuole che non riesci a farne a meno per quella cosa meravigliosa che è il sesso.
E le donne manco ti aggradano, altrimenti la soluzione l'avresti trovata anni fa.


Ma oramai il Re è nudo ed è il caso di far qualcosa. Ora.


 

 

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