Il caro Ratzi s'è levato dalle palle. Permettetemi quest'uscita da portuale.
Il gesto eclatante del capo della chiesa cattolica, quella creatrice di menti sottomesse e dedite alla coltivazione del senso di colpa, ha un significato notevole (per quanto mi riguarda ovviamente).
Colui che avrebbe dovuto portare la croce fino allo spasimo, fino all'esalazione dell'ultimo respiro ha detto stop.
E dunque, se pure chi avrebbe dovuto erigersi ad 'estremo accudente dei mali del mondo' , sposato al suo dio e alla chiesa tutta, lascia l'incarico perchè raggiunti consapevoli limiti fisici e mentali, si può sapere perchè dobbiamo noi rimanere incastrati in matrimoni/relazioni infelici, fino alla morte?
Il senso di colpa è un' arma affilatissima, ti rende schiavo e manipolabile.
La chiesa cattolica alimenta alla grande il senso di colpa, ti induce a pensare che ciò che fai fuori dalla regola, è certamente opera del tuo essere maligno, per cui vai corretto immediatamente e riportato nei ranghi. Quindi urge ammissione della colpa e ovviamente umiltà nel chiedere perdono. Pena il fuoco dell'inferno.
Quest'uomo
invece ha deciso di svincolarsi dal giogo il quale lui stesso
ha contribuito a fomentare, e optare per il suo benessere personale.
Contravvenendo alla regola a cui era stato destinato dal suo dio, ovvero la totale abnegazione per quel che la chiesa ritiene il compito assoluto.
Liberarsi dal senso di colpa evitando la sottomissione per la causa, svincolandosi dal giogo della 'missione' ultima che deve essere portata a compimento qualsiasi cosa accada è di vitale importanza.
Questo è quello che cerca di insegnarti qualunque psicologo degno di questo nome.
Ora, se Ratzi ha compiuto un gesto di umiltà, uscendo dalla presunzione che hanno tutti gli accudenti, ovvero, di riuscire a salvare il derelitto/il mostro/lo stronzebete a qualsiasi costo, perchè non fate tutti voi eminenti uomini di chiesa un passo indietro e la finite di rompere le palle alle persone che divorziano?
Del resto vi potete spretare senza tanti clamori, mi pare un divorzio pure questo, o no??
In generale, a parte la questione matrimoni, mi pare evidente che vivere costantemente circondati dall'alone del senso di colpa sia deleterio per la propria crescita personale.
Non ti rende libero. Libero di scegliere, libero di pensare.
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